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martedì 17 dicembre 2013

Sapone fai da te... un'altra idea regalo!

A sorpresa un mese fa un'amica mi ha chiesto se potevo aiutarla con i regali di Natale... essendo lei una bravissima creativa (andate a vedere la pagina di Charline su facebook) la cosa mi ha stupito un po' finché non mi ha spiegato in che cosa potevo esserle utile!
Aveva pensato di regalare piccoli saponi a tutte le sue amiche e sapendo dei miei spignatti le è venuto naturale chiedere a me... almeno era sicura di cosa avrebbe regalato... detto fatto... o quasi!
Innanzitutto le rotelline della mia testina hanno cominciato a girare per trovare la giusta ricetta e il giusto formato per questo pensierino... sapone alla calendula, no...sono senza oleolito...sapone all'arancia,no... le scorzette essiccate sono finite... sapone alla lavanda... Sì!  Ho tutto quello che mi serve... è poi... uhm... cioccolato??....no non mi ispira.... molto meglio.... Sapone al caffè! Lavanda rilassante.... caffè energizzante!  Un sapone per la sera ed uno per il mattino! Mi piace come idea!
 E allora comincio a spignattare... la mia cucina diventa un laboratorio chimico... il mio soggiorno un essiccatoio per saponi!
Ancora una volta ringrazio la fantastica Decori D'arte e la mitica Lucia (o forse sarebbe meglio dire il mitico Ugo) che con pazienza hanno costruito per me due stampi in legno meravigliosi.
Mentre il mio frullino lavora al miracolo della saponificazione sento la mancanza di Luci che da un paio di anni è la mia compagna inseparabile di spignatti.... ma stavolta i nostri giorni di riposo proprio non coincidono (Mannaggia a chi fa i turni...) e io devo fare in modo che tutto sia pronto per Natale...anzi un po' prima! 
Il sapone è al calduccio e aspetta di solidificare dentro lo stampo...domani si taglia!
Eccoli...lavanda e caffè... appena sformati e pronti al taglio... dovrei prendere la taglierina per fare forme perfette... no... non sono da me... meglio andare a mano libera e lasciare che ogni saponetta sia diversa da sua sorella!
Le lascio stagionare sulla graticola dell'essicatoio ovviamente sul tavolo del mio soggiorno.... e se arrivano ospiti.... beh mi conoscono  e sicuramente non si formalizzeranno! 
Il tempo passa e i miei saponi sono pronti per essere confezionati... ma come??
Pensa che ti ripensa... MammaFra ha uno dei suoi punti fermi nel riciclo e quindi.... sacchetti del pane erano da mesi fermi in una scatola... questo era sicuramente l'utilizzo perfetto!  I saponi nella carta continuano a respirare e si mantengono meglio!
Forbici... un po' di rafia per i fiocchetti... cartoncino su cui stampare la ricetta... et voilà!  Dopo qualche oretta di lavoro supportata dalla piccola Pulce ecco i miei mignon di sapone pronti a partire!
Spero che la mia committente sia soddisfatta del lavoro... per me, come sempre, saponificare è stato un momento di relax... uno scacciapensieri terapeutico!  E ideare e realizzare i pacchettini è stato divertente!  Per cui non mi resta che ringraziare la cara Lu per l'opportunità che mi ha regalato!

sabato 14 dicembre 2013

Hamburger vegetariani

Da quando la mia sorellina ha scelto di essere vegetariana il mio orizzonte culinario si è ampliato!  
Non che prima in casa non ci fossero legumi...solo che li utilizzavo in maniera molto "basica"... insalata di ceci... hummus... lenticchie a capodanno... 
Ora invece sono stimolata a inventarmi nuove ricette per poterla invitare a provarle (e poi farmi fare un bel massaggio come ricompensa per il pasto)! 
Pochi giorni fa su Facebook ho trovato un link a una ricetta di tuttogreen e l'ho condivisa sul suo diario scrivendole nei commenti che però io avrei aggiunto, tolto, modificato.... Insomma... dopo aver rivoluzionato a parole la ricetta....potevo non provarla?!
Così mi son messa all'opera e... beh... visti i risultati ora son qui per condividere con voi la ricetta messa a punto! 
Ingredienti per circa 15 hamburger: 

- 4 patate
- 4 carote
- 1 piccolo broccolo
- 200 gr di un legume a scelta (io ho usato fagioli poljak croati)  
- 2 uova
- Farina di lupini o pangrattato
- spezie a piacere (ho usato del curry)


Mettere in ammollo i legumi scelti (potete usare anche legumi in scatola, ma la vostra scelta sarà un po' più limitata) e, trascorso il tempo dovuto, lessarli in acqua leggermente salata arrichita, se volete da un rametto di rosmarino o da dell'alloro. Tagliate le patate, le carote e il broccolo in pezzetti di qualche centimetro. Se avete una vaporiera con più cestelli mettete a cuocere prima le patate e quando mancano 10/15 minuti al termine aggiungete carote e broccolo in modo che restino più croccanti. 
Se non avete la vaporiera potete lessare le verdure in due diversi tegami portando più avanti la cottura delle patate. In un mixer inserite le patate e le uova e frullate fino ad ottenere una purea omogenea. Trasferite il composto in una terrina molto capiente. Inserite nel mixer i broccoli e le carote e fate fare un giro veloce in modo da spezzettarli grossolanamente.  Trasferiteli nella terrina con la purea. Fate la stessa cosa con i legumi. Con un cucchiaio di legno mescolate bene gli ingredienti.  Il composto avrà una consistenza abbastanza molle. Per renderlo più compatto e modellabile aggiungete farina di lupini o pangrattato fino ad ottenere la giusta consistenza.  Aggiungete le spezie e mescolate bene. 
A questo punto non vi resta che dar forma ai vostri hamburger.  Prendete tra le mani una dose di composto grande come il palmo della vostra mano e fatene una pallina. Schiacciatela fino ad ottenere un disco di circa un paio di centimetri di spessore.  Ecco ora siete pronti a mettere in padella il vostro pranzo. Mettete un cucchiaio di olio sul fondo in modo da ungerla bene per non far attaccare gli hamburger, scaldate e cuocete girando di tanto in tanto per qualche minuto. 
Un suggerimento per gustare al meglio il vostro pranzo? Preparate un'insalata con della verza rossa tagliata sottile a cui aggiungerete dei cubetti di mela. Condite con una vinaigrette a base di senape...
Oppure fate un'insalata di finocchi e arance condita con olio e limone... oppure... beh lasciatevi guidare dal vostro palato!
Buon appetito!





lunedì 9 dicembre 2013

Sciarpe o gioielli?


Quest'estate mia mamma è stata un mese in giro per la Grecia (beata pensione...se la godono per davvero i miei genitori!) e al ritorno mi ha portato un po' di spunti per le mie creazioni... tra questi c'era una bellissima sciarpa gioiello blu... 

L'ho studiata e ho cominciato a cercare i componenti giusti per realizzarne alcune, non ho trovato esattamente quello che cercavo, ma nel frattempo il mio cervello si era messo in moto... così sono andata a rovistare nelle mie scatole degli scampoli e ho trovato degli scampoli di jersey morbidi e colorati che facevano al caso mio... detto fatto... 
Ho tagliato delle sciarpe alte circa 30/40 cm, tagliando la stoffa da cimosa a cimosa, poi con cordoncino in cotone o in cuoio ho creato le decorazioni centrali, arricchendole con pendenti in metallo, anelli arricchiti con perline o minuteria... in pochi minuti l'effetto che si ottiene è sicuramente unico e meraviglioso!
Se non avete scampoli di jersey potete usare delle sciarpe che avete in casa e... beh sto studiando una versione ottenuta con il riciclo delle t-shirt.. ma di questa vi parlerò quando avrò ottenuto un risultato soddisfacente!

Se per Natale siete a corto di idee trovate alcune delle mie sciarpe su A little Market insieme ad altre mie creazioni e se volete qualcosa di personalizzato contattatemi sulla mia pagina Facebook


!


giovedì 5 dicembre 2013

Spezzatino variegato

Lo spezzatino è un tipo di carne che da piccola non amavo molto! Mi sembrava sempre durissimo e pieno di tendini... a posteriori la cosa mi stupisce un po' perché la mia mamma è un'ottima cuoca per cui mi sembra davvero difficile che mi servisse una suola di scarpa... in ogni caso per anni ho evitato di cucinarlo, finché la mia amica Elena non me lo ha fatto apprezzare insieme a una meravigliosa polenta in una piovosa domenica sotto la Sacra di San Michele... a quel punto è scattata la sfida... dovevo imparare a farlo! 
Sicuramente la mia tajine mi ha aiutata molto, perché con lei ho imparato cosa vuol dire cottura lenta e piano piano ho messo a punto una serie di esperimenti decisamente interessanti!  L'ultimo è questo spezzatino di carni miste (per la serie apri il freezer e vedi un po' cosa c'è).

Occorrente (per 8 persone)
- 1 petto di pollo
- 1 pezzo di lonza suina (circa 400 gr)
- 1 pezzo di salsiccia
- brodo vegetale
- olio di oliva (un cucchiaio)
- farina per impanare la carne (metà di mais e metà di grano)
- cipolla
- spezie (io ho usato cardamomo e cumino)
Tagliate la carne e la salsiccia in pezzi di dimensioni simili, non troppo piccoli. In una terrina mettere la farina in quantità sufficiente per impanare la carne (io ho usato un mix di farina di grano e farina di mais,  ma potete usare anche solo quella bianca). Aiutandovi con le mani fate in modo che ogni pezzo sia coperto da un velo di farina. 
Siete pronti per cucinare... L'ideale sarebbe cuocere questo spezzatino dentro un tajine, ma il mio è troppo piccolo x cui ho dovuto utilizzare un tegame antiaderente con fondo spesso.
Versate sul fondo il cucchiaio di olio, le bacche di cardamomo, il cumino e la cipolla tagliata a fettine sottili. Fate indorare e poi aggiungete la carne lasciandola rosolare qualche minuto.  Mettete brodo in quantità da coprire tutta la carne e poi mettete il coperchio alla pentola... abbassate la fiamma al minimo e per almeno due ore dimenticatevi del tutto! 
Ogni tanto sbirciate se il brodo non si è consumato tutto e se vi pare sia troppo asciutto aggiungetene un mestolo.  
Vi accorgerete che il vostro spezzatino è pronto quando la carne comincerà a disfarsi!  
Se volete potete accompagnarlo a una polenta oppure a una insalatina come quella che trovate qui.... oppure ancora con una di verza rossa e mele! 

lunedì 2 dicembre 2013

Pasta di mais...un altro modo per divertirsi con i bimbi (ma non solo)

Le giornate sono sempre più corte e il tempo sempre più inclemente... per questo urge trovare nuovi intrattenimenti per la piccola Pulce... sul bbmag ho raccontato di come ci prepariamo il didò in casa... stavolta però la richiesta creativa della mia principessa era di qualcosa che si potesse seccare e conservare... pochi giorni fa Elisa, la mia vicina e amica, mi aveva raccontato dei suoi esperimenti con la pasta di sale e con questa magica pasta chiamata porcellana a freddo.... così una lampadina mi si è illuminata e mi son messa a cercare la ricetta perfetta della pasta di mais... 
Devo dire che a differenza del didò non ho trovato grosse discrepanze tra una versione e l'altra: l'unica grossa differenza è che c'è chi la fa a freddo e chi la cuoce un pochino....
Ovviamente ho scelto la versione con cottura...perché semplificarmi la vita?!?
Se volete provare anche voi vi serviranno:
• 1 tazza di maizena
• 1 tazza di colla vinilica
• 1 cucchiaio di olio di vaselina (se non lo avete in casa potete sostituirlo con un famoso olio per la prima infanzia)
• qualche goccia di olio essenziale di lavanda (solo se vi infastidisce l'odore della colla)


Se volete procedere con il metodo a caldo mettete tutti gli ingredienti in un pentolino antiaderente che metterete su una fiamma bassissima. Mescolando con un cucchiaio di legno amalgamate gli ingredienti lasciando sul fornello finché il composto non comincerà a staccarsi dai bordi. Spegnete il gas e lasciate raffreddare.  Quando la pasta avrà raggiunto la temperatura ambiente cominciate a lavorarla con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo e elastico. La vostra pasta di mais è finita.  Ed è bianchissima! Se volete la potete colorare prima di lavorarla ricordando che seccando si scurisce molto. Come colori io ho usato quelli alimentari in polvere, ma va benissimo anche la tempera. 
Per conservarla avvolgetela in un pezzo di pellicola trasparente ed eventualmente in un secondo sacchetto di plastica, ma non in frigo. 
La piccola Pulce ha deciso che voleva fare dei portachiavi da regalare alle zie... così armate di mattarello e formine per i biscotti ci siamo messe al lavoro...che grandissima soddisfazione per lei riuscire a fare una "creazione" tutta da sola!! E per me...beh ha voluto dire riuscire a tenere lontano dalla televisione per un paio d'ore la mia principessa un po' annoiata dal brutto tempo!

mercoledì 20 novembre 2013

Polipo in tajine... una delizia sopraffina!


Il polipo è una delle passioni della piccola pulce... al banco del pesce se lo vede mi guarda con i suoi occhioni azzurri e mi dice "Ti prego mamma, ti prego, ti prego, ti prego!" e... beh magari se mi stesse chiedendo un barattolo di nutella, la forza per dirle no ce l'avrei... ma insomma è un polipo... non ce la faccio a negarglielo... e poi anche io e lo Smaro lo mangiamo volentieri!


Già, ma come cucinarlo??? Non c'è problema, quando vivevo a Venezia nella casa studentesca S.Fosca, incrocio di mille culture regionali, ho imparato a cucinare il polipo alla "Mamma Miranda", ossia la mamma della Simo, pachinese d'origine e ottima cuoca... Come si fa? 
Semplice, si mette il polipo nudo e crudo nella pentola si accende il fuoco piccolino sotto e lo si lascia lì a cuocere nella sua stessa acqua! Già così è una prelibetezza (provate per credere), ma quando lo scorso anno a Natale mi hanno regalato il Tajine, ho cominciato a sperimentare e così è nata questa semplicissima ricetta dal risultato superbo!

Ingredienti:

  • 1 polipo di media grandezza
  • 1 spicchio d'aglio
  • spezie (cardamomo, cumino, curcuma)
  • olive (preferibilmente poco salate)
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Se avete tempo mettete il polipo in ammollo in acqua dolce per qualche ora, cambiando l'acqua un paio di volte. 
Poi mettete sul fuoco il vostro tajine con una retina spacca-fiamma sotto (se non avete un tajine, potete usare una pentola in coccio con coperchio o una pentola che abbia un fondo molto spesso), sul fondo mettete il cucchiaio di olio extravergine di oliva, la fisca d'aglio e le spezie. 
Lasciate che l'aglio si rosoli leggermente e mettete il polipo posizionandolo ben all'interno della tajine, aggiungete le olive e mettete il coperchio (mi raccomando non aggiungete acqua). 
Posizionate la fiamma al minimo e... dimenticatevi il polipo per almeno un paio d'ore! Se passate in cucina, magari alzate il coperchio e vedete se c'è ancora acqua, se si fosse consumata tutta aggiungete un mezzo bicchiere di acqua, ma non di più! Il segreto perchè il polipo sia assolutamente insuperabile è lasciarlo cuocere il più a lungo possibile... Ora non vi resta che provare e poi raccontarmi se vi è piaciuto! 






domenica 3 novembre 2013

Chips di zucca... ovvero come far mangiare la verdura a una pulce riottosa!

Forse ve l'ho già detto, ma tra le tante doti di mia figlia di sicuro non c'è la passione per la verdura! Quindi per fargliela mangiare ho già cercato un milione di modi diversi che non sempre hanno portato a un risultato positivo... stavolta però non solo ho ottenuto che si mangiasse la zucca, ma ho creato una pumpkins-dipendente!
Per puro caso un giorno mi sono imbattuta in un articolo di GreenMe che dava 10 ricette alternative per sostituire le patatine in modo sano! Devo dire che mi hanno ispirata subito, per cui ho provato la sera stessa a farle... ma cammin facendo mi son resa conto che la ricetta non era quella giusta! Forno troppo caldo... zucche carbonizzate! 
Per cui eccomi a darvi la mia versione!
Occorrente:
  • un pezzo di zucca
  • un cucchiaio di olio di oliva
  • un pizzico di sale
Per prima cosa pulite la zucca e togliete bene la buccia, poi con una mandolina o con un robot da cucina tagliatela il più sottile possibile (diciamo che più è sottile e meglio vengono le chips). Mettete un pizzico di sale e un cucchiaio di olio e mescolate bene in modo che tutte le chips si condiscano bene. Accendete il forno a 75° e tirate fuori la leccarda. Mettete la carta forno sul fondo della teglia e disponete le sfogliatine di zucca in modo che non si sovrappongano. Mettete in forno per almeno un'ora o comunque fin quando le chips non si saranno essiccate e saranno diventate croccanti... unica attenzione da fare è verificare che non si brucino!
Quando avranno raggiunto il giusto grado di cottura toglietele dal forno e mettetele in una terrina... occhio però che se non le nascondete in fretta finiranno prima che abbiate pensato di riporle!
Chips di Zucca al forno

martedì 29 ottobre 2013

Halloween... una streghetta a costo e a tempo zero

Ci siamo... è di nuovo arrivato Halloween e ancora una volta l'amore per la piccola pulce vince sulle convinzioni di una vita... ma come dire no a due occhioni azzurri che ti chiedono "per favore" un vestito da streghetta???
Dopo il solito volo sul web per prendere un po' di ispirazione la lampadina si accende mentre frugo tra i quintali di materiale di vario genere che affollano la mia casa e il mio garage... Comincio a cercare una tshirt nera di quelle da tagliuzzare e invece mi imbatto in una pezza di jersey... vabbeh userò questa visto che non trovo la maglietta del giusto colore, ma vi spiegherò come fare a riciclare la vostra vecchia tshirt per farne un meraviglioso costume per le vostre streghette!
Occorrente:
  • una tshirt nera (o viola) di papà (più è grande e meglio è)
  • Nastro gro alto 5 cm di misura pari alla vita della streghetta più 7/8 cm
  • velcro alto 5 cm circa 5/6 cm
  • pannolenci bianco spesso 5 mm 
  • due bottoni automatici 
  • forbici da sarta
  • colla a caldo
  • ago e filo 
Tagliate la tshirt lungo i fianchi fino a trasformarla in una specie di poncho. Tagliuzzate i bordi in modo da sfrangiarli in modo assolutamente irregolare. Fate provare il poncho alla vostra streghetta e prendete la misura dei fianchi, a questa altezza dovrete cucire i bottoni automatici sugli estremi  a circa 2 cm dal bordo. Questi serviranno per dare una forma al vostro vestito! Dovrete chiudere i due bottoni del lembo anteriore sulla schiena e quelli del lembo anteriore sulla pancia. La parte fondamentale dell'abito è fatta! 
Con il nastro gro farete la cintura, posizionando il velcro ai due estremi, incollandolo con la colla a caldo. 
Sul pannolenci disegnate un grosso teschio, ritagliatelo e incollatelo Sulla cintura a mo di fibbia. Se non trovate un pannolenci spesso, potete usarne uno sottile incollando più strati uno sull'altro (io ho fatto così perchè avevo degli avanzi della casetta sotto il tavolo). Disegnate poi dei piccoli teschi e ritagliateli, incollateli sull'abito come decorazioni... il gioco è fatto! Il vostro costume di Halloween è pronto a costo quasi nullo e in tempo zero!!
Se poi volete qualche idea su come decorare casa vostra per la notte degli spiriti viventi, se siete curiosi di sapere qualcosa di più sulle sue origini, avere delle idee per gestire i piccoli mostri che affolleranno casa vostra... beh fate un tour su BBmag... troverete tutto quello che vi serve e anche qualcosa di più!!
Costume da streghetta a costo e tempo zero!
P.S. Appena la mia piccola streghetta mi concederà una prova ufficiale aggiornerò il post per farvi vedere il costume indossato

martedì 22 ottobre 2013

Pomodori verdi... una marmellata inebriante!

L'autunno è arrivato e le piante dei pomodori stanno morendo, ma qualche frutto immaturo ancora resta ed è un vero peccato buttarlo via! Visto che ne avevo un chilo e non sapevo bene cosa farne ho interpellato la mia mamma che mi ha consigliato di farne una marmellata... purtroppo però non ricordava la ricetta, così ho cominciato a scartabellare per il web, senza però trovare una ricetta che mi soddisfacesse. Così mi sono lanciata in uno dei miei esperimenti pasticciosi e devo dire che il risultato è fenomenale!!!!
Ingredienti:

  • 1 kg di pomodori verdi
  • 250 gr di zucchero di canna
  • 100 gr di miele (il migliore a parere mio è quello di castagno, o comunque uno leggermente amarognolo)
  • 500 gr di limoni biologici
Lavate e pulite i pomodori, poi tagliateli a pezzettini e metteteli in una pentola capiente. Lavate i limoni e spremeteli tenendone un paio interi. Tagliate la buccia di un paio a pezzettini e sbollentatela per qualche minuto in acqua bollente, la polpa tagliatela a cubetti grossolani. Scolate i cubetti e metteteli insieme con i pomodori. Aggiungete lo zucchero e il miele sui frutti e cospargete con il succo dei limoni. Lasciate riposare per 12 ore. Mettete sul fuoco a fiamma non troppo alta e cuocete rimestando di tanto in tanto finchè la consistenza non sia quella corretta (indicativamente un'ora). Invasate in barattoli precedentemente sterilizzati, chiudete ermeticamente e rovesciateli a testa in giù fino al raffreddamento completo in modo da formare il sottovuoto che preserverà la vostra confettura! 
Il gusto di questa marmellata è, come potete immaginare, molto particolare. Solitamente si consiglia di gustarla con le carni bollite, ma io credo che proverò ad usarla per fare una crostata... il gusto acidulo di limoni e pomodori verdi e la dolcezza della pasta frolla credo si sposino alla perfezione! Vi saprò dire...

domenica 1 settembre 2013

Cracker con pasta madre...ovvero come rimettere al lavoro Guendalina dopo le ferie!

Appena rientrata dopo 15 giorni di ferie ho aperto la porta del frigo e salutato Guendalina... Quest'anno non c'era nessuno a casa a cui affidarla, per cui ho deciso di provare a lasciarla in frigo, sperando che non patisse troppo la solitudine e l'inattività!
Ma adesso la devo assolutamente coccolare un po' per cui per un po' di giorni penso che la rinfrescherò spesso, anche se non ho modo di panificare...
Come sempre mi viene a tristezza a buttare via la parte in eccesso per cui... beh, stavolta ho provato a fare i cracker visto che in vacanza la Piccola Pulce ha scoperto di gradirli molto!
In giro per il web ho trovato un sacco di ricette interessanti e molto simili tra loro e come sempre ho preso spunto un po' da tutte per il mio esperimento...


Ingredienti:

  • 200 gr pasta madre (anche non rinfrescata)
  • 100 gr farina semintegrale (ma potete usare anche una farina 0)
  • 35 gr di acqua
  • 20 gr di olio
  • 3 gr di sale 
In una ciotola sciogliete il lievito con l'acqua, poi aggiungete la farina, l'olio e il sale impastando fino ad ottenere un impasto compatto e omogeneo. Se l'impasto dovesse risultare troppo appiccicoso e colloso aggiungete una manciata di farina fino a ottenere il risultato voluto.
Riponete il panetto in una ciotola e coprite con la pellicola trasparente. Lasciate riposare per un ora abbondante.
Passato il periodo accendete il forno per portarlo a 180°.
Mettete un foglio di carta-forno delle dimensioni della leccarda del forno sulla spianatoia infarinatelo leggermente e stendete con il mattarello l'impasto fino ad ottenere una sfoglia alta non più di 2 millimetri. Con un coltello o una rotella tagliate la pasta in rettangoli della dimensione desiderate, poi con i rebbi di una forchetta bucherellate tutta la superficie... i cracker sono pronti per essere infornati. Se volete potete cospargerli con semini di sesamo o spezie, ma sinceramente vi consiglio di aggiungere eventuali ingredienti già nell'impasto in modo che diano più gusto...
Prelevate dalla spianatoia la carta forno e posatela sulla leccarda. Infornate per 10/12 minuti fin quando i vostri cracker non si siano dorati appena appena... Attenzione a non lasciarli troppo a lungo perchè si bruciano molo facilmente!
Lasciateli raffreddare e...se ne avanza qualcuno... riponeteli in un barattolo a tenuta ermetica: si conserveranno a lungo, ma temo che li finirete molto prima che possano andare a male!
Ah...la prossima volta penso che li arricchirò con i pomodorini essiccati del mio orto!

giovedì 8 agosto 2013

E quest'anno dove andremo?


Chi mi legge da un po' di tempo sa che per noi le vacanze sono vagabonde... Forse ricorderete come ho adattato il cofano della macchina trasformandolo nel nostro piccolo camper, in modo da poter andare anche in capo al mondo in maniera decisamente economica...
Attrezzati, siamo attrezzati, magari dobbiamo dare una spolverata al nostro equipaggiamento, ma insomma siamo quasi pronti a partire! Il problema però è... Quest'anno dove andremo?!
Ogni estate, verso la fine delle ferie, lo Smaro ed io cominciamo a fantasticare sulle mete che vorremmo raggiungere l'anno successivo, un anno a settembre avevamo praticamente già tracciato l'itinerario delle vacanze dell'anno successivo! Unico neo... l'anno successivo abbiamo dovuto scegliere una meta diversa perchè il tempo inclemente ci ha fatto desistere... insomma..va bene vagabondi e tendisti per passione...ma abbiamo con noi una bambina e mica la possiamo far morire assiderata!
Così tutti gli anni immancabilmente sogniamo mete da raggiungere l'anno successivo, magari ci compriamo anche la guida del paese che vorremmo raggiungere e poi... all'ultimo ci tocca cambiare! Per fortuna siamo abbastanza flessibili da non scomporci mai troppo!
Quest'anno però.. insomma è stata più dura degli scorsi anni! Fino a 20 giorni fa si gelava in tutto il Sud Europa e si moriva di caldo al Nord... Insomma lo Smaro, che non ama né il caldo, né il mare era in crisi e io con lui... avevo sognato l'Austria, ma guardando le previsioni a lungo termine la situazione era sconfortante!
Che fare?! Se con noi non ci fosse la piccola Pulce, probabilmente avremmo deciso dove andare il mattino del 16 agosto dopo aver caricato la macchina con tutto l'equipaggiamento, ma alcune esperienze passate ci hanno insegnato che con un bambino a bordo è decisamente meglio sapere dove si andrà a dormire e avere la certezza di un letto in albergo o di un campeggio prenotato... E quindi?! Mannaggia, dove possiamo andare quest'anno?! I giorni passano e noi non troviamo una meta che ci soddisfi...
Le temperature salgono alle stelle e cominciamo a ripensare alle vacanze sognate per qualche anno fa in Alsazia e Germania... ricerchiamo tutti i campeggi che avevamo adocchiato, rivediamo il nostro programma e lo adattiamo alle esigenze di una cinquenne... dai... controlliamo il meteo... NOOOOOOOOOOOOOO.... temperature in crollo dal 10 di agosto... massima a 20°, minima a 12°.... ehm... pensare di campeggiare con una tenda, mangiando all'aria aperta è un po' improbabile, l'abbiamo fatto un anno (in Croazia) e al secondo giorno abbiamo dovuto piegarci e andare a mangiare al ristorante tutte le cene... decisamente anti-economico! Le nostre vacanze si sono accorciate di un paio di giorni per questo! E quindi??
Per fortuna internet è davvero una fonte di idee quasi inesauribile... Apriamo ancora una volta Google Maps... diamo un' occhio alle distanze... quest'anno vorremmo restare sotto i mille chilometri da casa... L'occhio ci cade ancora una volta sulla Francia, paese tremendamente vicino a noi e meravigliosamente attrezzato per campeggiatori vagabondi con e senza prole al seguito. Campeggi comunali low-cost, ben tenuti e senza tutti i fronzoli che noi amiamo poco... ci basta un piccolo parco giochi ed eventualmente una piscinotta! Insomma ma visto che al Nord le temperature sono date in picchiata e sulla costa mediterranea a ferragosto non c'è spazio neppure per uno spillo... dove possiamo andare?
Mappa dei campeggi comunali, siti turistici regionali e locali, voglia di fare una vacanza rilassante, ma non troppo lontana da qualche cittadina interessante e da qualche parco naturale...ecco... trovato!!! Quest'anno andiamo a vedere quel pezzo di Provenza che ancora ci manca e poi ci dedicheremo alla scoperta di un pezzo di Languedoc e Roussilon...
Sì, al rientro vi racconterò com'è il campeggio che abbiamo scelto, a Cavaillon, vicino ad Avignone e sicuramente troverò il modo di annoiarvi con le foto di tutto ciò che abbiamo visto e con i mille spunti per nuovi pasticci che sono riuscita a catturare... Per ora mi urgeva solo di dirvi... che in fondo l'importante quando si deve scegliere dove andare è farlo giocando, sognando un po' i giorni di meritato riposo e divertendosi anche a cambiare meta all'improvviso!





sabato 3 agosto 2013

Un pesto originale! Ovvero...cosa fare se il basilico non basta!


Stasera tornando dall'orto son passata a casa della vicina e le ho lasciato un po' del mio raccolto... qualche zucchina, qualche fagiolino, una testa di insalata, un po' di basilico... Poi arrivata a casa mi son resa conto che forse ero stata troppo generosa e il mio menù per la cena rischiava drammaticamente di naufragare... avevo previsto pasta al pesto, ma il basilico che mi restava non era sufficiente! Che fare?
Per fortuna Ele è venuta in mio soccorso con il suo raccolto... dovete sapere che ogni volta che andiamo nell'orto lei torna a casa con il suo piccolo tesoro: spezie per le pozioni da dare alle bambole! 
Ho controllato cosa aveva raccolto e c'erano melissa e menta oltre alla salvia... Ho annusato insieme basilico, menta e melissa e ho deciso che si sposano benissimo così... Ho sperimentato una nuova versione di pesto!
Per provare vi serviranno:
  • foglie di basilico (erano circa 50 grammi)
  • foglie di melissa (erano circa 10 grammi)
  • foglie di menta (altrettanti 10 grammi circa)
  • pinoli (10/15 grammi)
  • grana padano o pecorino (20/25 grammi)
  • una fisca d'aglio molto piccola
  • olio Extra Vergine di Oliva (QB)
Lavate per bene le erbette, scolatele e mettetele nel mixer, aggiungete un po' di aglio, il grana tagliato a scaglie, i pinoli e un paio di cucchiai di olio EVO. Frullate il tutto fino a sminuzzare per bene tutti gli ingredienti e se vedete che gli ingredienti non legano aggiungete un po' di olio! 
A seconda di come preferite il condimento, potete lasciare il tutto spezzettato un po' grossolanamente oppure potete frullarlo finchè non diventa una crema omogenea (in questo caso dovrete usare un po' di olio in più)...
Condite la vostra pasta e godetevi questo mix di sapori meraviglioso!
P.S. Lo so che il pesto vero si fa nel mortaio di pietra con il pestello...ma se arrivi a casa alle sette di sera e devi organizzare una cena velocemente... beh il mixer è imbattibile! 


mercoledì 29 maggio 2013

Silenziosa dignità

Passano davanti alla finestra del mio ufficio le comari del paese e le sento bisbigliare: "ma l'as vist? sun giò rivà! Oh che 'ndarmagie!" (hai visto? sono già arrivati! Oh che peccato)... non capisco finchè non vado a zappare il mio orticello e li vedo giocare a pallone in fondo alla strada... sono decine di ragazzi che passano il loro tempo libero in angoli laterali della città, quasi per non disturbare... li vedi andare in giro in bicicletta con il loro giubbino catarifrangente, li vedi al supermercato, puliti, ordinati, sempre composti e silenziosi. Fanno la fila con la spesa in mano e se ti vedono carica ti lasciano il posto con un sorriso. E' difficile sentirli, anche quando giocano laggiù a pallone, non urlano, non schiamazzano...giocano e basta... al mattino una lunga fila di biciclette invade le strade, sono loro, con i giubbini catarifrangenti, che vanno al lavoro, anzi che vanno a vedere se un lavoro ce l'hanno... e alla sera li vedi tornare, sempre pieni di dignità, mai sporchi, mai straccioni. Vivono accampati laggiù in quell'angolo nascosto, aspettando quell'estate che quest'anno fatica a trovare la strada, aspettando che qualcuno abbia bisogno del loro lavoro... sento le comari che passano sotto la finestra e dicono "oh mi signur... che bel prublema ca sun chi lì! Venu sì per travajè, ma travaju pa! a s'fan dè da mangè a spese noste! Oh mi signur... vularia savè chi l'è ca l'ha faje veni... sarà il sindic... saran i lur amis... ma sun propi un bel prublema per nuiauti!" (Oh Signore... che bel problema che sono quelli lì! Vengono qui per lavorare, ma non lavorano! Si fan dare da mangiare a spese nostre! Oh Signore... vorrei sapre che è che li ha fatti venire qui... sarà il Sindaco...saranno i loro amici... ma sono proprio un bel problema per noialtri!)... sento le parole e negli occhi scorrono le immagini di dignità di questi ragazzi che quando finiscono di raccogliere le arance a Rosarno vengono a Saluzzo... migranti della frutta che sperano in un futuro migliore di quello che nei loro paesi li aspetterebbe... gente silenziosa, gente piena di dignità, gente che se non fosse per il diverso colore della pelle forse nessuno noterebbe neppure...

sabato 25 maggio 2013

A tutto sughero


Sul web avevo visto un sacco di cose carine fatte con i tappi e mi frullava per la testa un progetto da molto tempo, per cui quando nel mio gruppo di baratto un'amica scrive di avere molti tappi di sughero a disposizione, non esito a chiederle di tenerne un po' per me... 
Che meraviglia quando, aprendo il super pacco di Deborah, ho trovato un intero sacco pieno di tappi tutti per me!!!
Lo so che posso sembrare pazza (e forse un po' lo sono), ma vedere quel mucchio di sughero è stato come vedere un blocco di marmo per uno scultore... ho cominciato a vedere tutte le potenzialità di quello che avevo per le mani e una marea di immagini hanno affollato la mia mente!
Il progetto iniziale è stato temporaneamente accantonato per svuotare un po' la mente di tutte quelle idee che la stavano affollando e armata di  un coltello di ceramica ho cominciato ad affettare tappi... prima ho fatto un bel mucchietto di cerchietti, poi ho pensato di tagliarli per il lungo per creare dei rettangoli, poi.... dei trapezi e dei triangoli.... insomma ho affettato tappi per un paio di sere, mentre lo Smaro mi guardava perplesso e la piccola Pulce aspettava ansiosa di capire dove diavolo volevo arrivare... 
Non osavo dire loro che neppure io sapevo esattamente dove stavo andando... ma continuavo con meticolosa passione ad affettare. Quando ho deciso che avevo pezzi a sufficienza ho riposto il coltello di ceramica, restituendolo al suo ruolo di indispensabile oggetto in cucina, ho aperto la scatola del materiale creativo e ho studiato cosa prendere... bottoni... tanti bottoni... in legno, ma anche colorati, poi... perline luccicanti, perline nei toni del marrone....e poi, beh, visto che in testa avevo orecchini e collane un po' di monachelle, di anellini, di catenelle e di chiusure... 
Pistola per colla a caldo accesa e viaaaaa spazio alla fantasia!!!










mercoledì 22 maggio 2013

Focaccine al farro con lievito madre

Sabato pomeriggio pioveva a dirotto...tanto per cambiare! Così per cercare di combattere la noia ho cominciato ad impastare un po', avevo voglia di fare qualcosa di un po' diverso dal solito, così mi sono messa a girare sulle ricette del gruppo facebook sulla pasta madre e mi sono imbattuta in un link che mi ha incuriosita: le focaccine la latte di Fables de Sucres. 


Ricordavo di aver già provato la loro ricetta di focaccia alle patate che era venuta una meraviglia per cui ho deciso di provare quella, ma ormai mi conoscete... non ce la faccio proprio a non improvvisare, per cui quando mi son trovata tra le mani la farina di farro...beh nella mia testa le due ricette si sono fuse dando origine a un esperimento decisamente ben riuscito!




Vi serviranno:
  • 125 gr di pasta madre rinfrescata (Guendalina)
  • 300 gr di farina 0
  • 250 gr di farina di farro
  • 350 gr di latte
  • 100 gr di patate (una patata media)
  • 25 gr di olio EVO
  • 15 gr di sale
Per prima cosa bisogna lessare la patata e poi schiacciarla, poi bisogna sciogliere il  lievito madre nel latte con un cucchiaino di miele (o di zucchero), aggiungere le farine miscelate e la patata, impastare, inserire l'olio e farlo assorbire, infine mettere il sale.
Finito l'impasto coprire a campana e lasciare lievitare per circa un'ora poi procedere con delle pieghe leggere, rimettere n una ciotola e coprire con la pellicola, far lievitare fino al raddoppio.
Dividere in panetti e dare la forma alle focaccine schiacciandole con la punta delle dita per dare la caratteristica forma della superficie. Lasciarle lievitare fino al raddoppio (ma confesso che sabato faceva davvero troppo freddo e non sono cresciute del tutto!) coperte da pellicola in modo che la superficie non secchi.
Accendete il forno e portatelo a 180°. Spennellate la superficie con una soluzione di acqua e olio. Versate qualche goccia di olio EVO sulla superficie e spruzzate di sale grosso.
Infornate e fate cuocere per circa 20 minuti....
Quando le tirerete fuori sarà dificile dar loro il tempo di raffreddarsi!
Buon Appetito!

lunedì 20 maggio 2013

Da inutile bottiglia di plastica a... gioelli per una serata importante!


Come ormai avete capito le bottiglie di plastica riescono davvero ad ispirarmi un sacco di cose... il PET fuso mi ricorda il vetro con il grosso vantaggio di pesare pochissimo per cui di permettere l'uso di molto materiale per creare un effetto particolare... Proprio per questo quando ho per le mani una bottiglia vuota e un paio di forbici comincio a smembrarla e a tagliuzzarla per fare un po' di scorta di materiale... se il tempo è tanto mi dedico da subito alla fusione, se è poco metto da parte i pezzi che ho ricavato, nella speranza di riuscire a finire il lavoro in tempi non biblici...


Ultimamente poi, ispirata dal blog IsLaura ho fatto diversi esperimenti con la plastica fusa nel forno...

In molti mi hanno parlato del Polyshrink e del fatto che lo si ottiene fondendo nel forno la plastica nr.6, ma sfogliando i post di Laura ho visto che lei in forno ci mette un po' tutta la plastica... Vuoi non provare??? No, la tentazione è troppa! Così con sommo orrore dello Smaro ecco che mi metto per l'ennesima volta a rovistare nella spazzatura e a leggere tutti i numerini sotto i più disparati contenitori, ne selezioni alcuni e li divido per tipologie...poi forbici alla mano comincio a tagliuzzare...
La plastica nr. 6 (in genere quella dei vasetti di yogurt o dei contenitori delle gastronomie) provo a disegnarla con cose molto semplici visto che con la matita sono una grandissima capra... Buco con la mia mitica pinza Prym tutti i quadratini che ho tagliuzzato e in parte dipinto e accendo speranzosa il forno, impaziente che raggiunga i 170°. Intanto prendo una teglia e la rivesto di carta forno, poi dispongo i pezzettini in modo che non si sovrappongano e... via apro il forno e incrocio le dita... lascio uno spiraglio aperto e controllo inebetita cosa succede (non vi dico come mi guardava lo Smaro nel frattempo) e... oddio magicamente la plastica numero sei si ariccia, si distende e si RESTRINGE! La plastica delle bottiglie invece si arrotola su se stessa... Oooooo che meravigliosa meraviglia! Ora non mi resta che comporre nuovi gioielli! Così nottetempo, complice il silenzio e la solitudine comincio a aprire le mie innumerevoli scatolette di minuteria e a pasticciare un po'... tutto quello che vedete nelle foto è il risultato dei miei esperimenti!